È un dolce tradizionale della Valle Camonica, in particolare del comune di Breno, noto per la sua consistenza soffice e il suo sapore delicato. Questo dolce ha origini antiche e viene preparato soprattutto durante le festività pasquali, ma è apprezzato in ogni periodo dell’anno. Gli ingredienti principali sono farina, uova, burro, zucchero e lievito, spesso si aggiungono scorza di limone grattugiata e vaniglia per aromatizzare l’impasto. Questo dolce rappresenta il simbolo di rinascita e di festa ed è spesso condiviso con parenti e amici durante la festività.

Sebbene quella di Breno sia una delle più celebri, esistono varianti locali in altri comuni della Valle Camonica. Alcune ricette prevedono l’aggiunta di ingredienti come l’uvetta o le gocce di cioccolato, o l’uso di diversi aromi.

COME GUSTARLA?
La Spongada è deliziosa da sola, ma può anche essere accompagnata da diverse bevande, come tè, caffè o vino dolce. Si può consumare a colazione, merenda o come dessert dopo i pasti. Ottimo anche l’abbinamento con il salame, per il contrasto dolce salato.

FERA DE LA SPONGADA
È una manifestazione culturale e gastronomica molto attesa dalla comunità e dai visitatori che offre l’opportunità di degustare e acquistare la Spongada, preparata secondo la ricetta tradizionale.
Si svolge solitamente in prossimità della Pasqua presso la Piazza Mercato di Breno.
La fiera coinvolge molti produttori locali, panifici e pasticcerie, che presentano le loro versioni della Spongada

In italiano “ravioli di Breno“, sono ravioli ripieni a pasta alta che un tempo colorava il periodo pasquale e le giornate di festa offrendosi nel suo sapore particolare dato dall’unione di ingredienti dolci e salati.
La versione che è giunta a noi è stata formalizzata negli anni Ottanta da Giacomo Ducoli, storico ristoratore locale. Nel suo volume “Cucina camuna” (Tipografia camuna, Breno, 1987) specifica che i Caicc erano serviti accompagnati da polenta e che spesso erano realizzati con ingredienti disponibili al momento.
Secondo la ricetta tradizionale, il ripieno è composto da biete, salame, bollito, arrosto di maiale, formaggio grattugiato, noci, amaretti, aglio, prezzemolo, pane grattugiato, noce moscata e uva sultanina. Tutti gli ingredienti vengono passati almeno due volte al tritacarne. La pasta invece è fatta con 6 uova per ogni kg di farina e tirata non troppo sottile. Dopo averli fatti bollire in acqua calda per 4 minuti circa, servire i Caicc de Bre’ conditi con abbondante formaggio grattugiato, burro soffritto e salvia. Arricchire il condimento con formaggio stagionato della valle.

Il Bré è un formaggio d’alpeggio a latte crudo parzialmente scremato ed a pasta semicotta, dal sapore spiccato, delicato, fragrante, con aroma caratteristico. Il formaggio Bré viene prodotto esclusivamente in estate, quando le vacche, prevalentemente brune alpine, si trovano nei nostri alpeggi, dove si nutrono della miglior erba e delle numerose tipologie di fiori presenti.

Questo prodotto è apprezzato per il suo sapore unico e intenso, dovuto all’uso di carne di castrato (un agnello maschio che è stato castrato) e alla combinazione di spezie e aromi tipici della cucina locale.
La sua produzione è una tradizione radicata nella cultura gastronomica di Breno e della Valle Camonica. Viene preparato soprattutto durante le festività e le celebrazioni, ma è disponibile tutto l’anno nei mercati locali e nelle macellerie artigianali.
Può essere assaporata in vari modi: alla griglia, fritta, al forno o all’interno di zuppe e stufati. Si abbina molto bene a vini rossi robusti, come quelli della Valtellina e con contorni semplici come patate arrosto, polenta, o verdure grigliate. È anche comune servirla con pane fresco.